Il Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca (Miur) ha presentato nell’aprile del
2015 le Linee di orientamento per azioni
di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Il
documento, realizzato da un gruppo di esperti del Miur, «ha lo scopo di dare
continuità alle azioni già avviate dalle istituzioni scolastiche e non solo,
arricchendole di nuove riflessioni».
Alla stesura del testo hanno collaborato circa trenta enti e associazioni aderenti all’Advisory board dell’iniziativa Safer internet centre, coordinata dal Ministero.
Alla stesura del testo hanno collaborato circa trenta enti e associazioni aderenti all’Advisory board dell’iniziativa Safer internet centre, coordinata dal Ministero.
Le Linee guida sono suddivise in sei capitoli. Il
primo riporta alcune considerazioni sui fenomeni del bullismo e del
cyberbullismo, il secondo si sofferma sul tema della sicurezza in rete e il
terzo riguarda le politiche di intervento del Ministero. Gli altri tre capitoli
sono dedicati, rispettivamente, all’organizzazione territoriale, alle azioni
delle scuole rivolte agli studenti e alle loro famiglie e alla formazione degli
insegnanti.
Il documento prevede, fra l’altro, una
“riorganizzazione della governance”, con iltrasferimento delle funzioni
attualmente svolte dagli Osservatori regionali ai Centri territoriali di
supporto (Cts). La scelta di affidare ai Cts le azioni di contrasto al
bullismo e al cyberbullismo, si spiega nel testo, «è basata sulla
considerazione che questi fenomeni coinvolgono soggetti, bulli e vittime, che
vivono in una situazione di forte disagio e che richiedono particolari
attenzioni. I cosiddetti bulli e cyberbulli, infatti, si possono configurare,
alla stregua delle loro vittime, come adolescenti che necessitano dell’azione
coordinata della comunità educante, almeno in alcune fasi del loro percorso
scolastico, per far fronte alle esigenze educative speciali che richiedono
misure necessarie per un loro recupero sia da un punto di vista educativo che
sociale».
I Cts sono punti di riferimento per le scuole e
coordinano le proprie attività con province, comuni, associazioni e altri
soggetti, «assicurando efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse
disponibili e nell’offerta di servizi per gli alunni con bisogni educativi
speciali e, dunque, anche per alunni attori e/o vittime di episodi di bullismo,
cyberbullismo, stalking e cyberstalking».
Secondo quanto previsto dalle Linee guida, inoltre, le scuole hanno
il compito di realizzare interventi mirati alla prevenzione dei due
fenomeni e di integrare l’offerta formativa con attività
finalizzate alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
In proposito, il Dirigente Scolastico ha
emanato la seguente circolare informativa:
21 gennaio 2016: Circ_37_Contrasto al bullismo e cyberbullismo
Informazioni e
approfondimenti sul tema del bullismo e cyberbullismo:
– Aggressività e bullismo: una presentazione in
pdf del prof. Daniele Fedeli dell’Università di Udine
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